Per avere ‘cose’ mai avute bisogna fare cose mai fatte….
Una frase che si adatta alla nostra vita quando desideriamo qualcosa ma abbiamo paura ad affrontarla, quando desideriamo raggiungere i nostri obbiettivi o i nostri piccoli sogni ma qualcosa o qualcuno non lo consente…..
Ci sono percorsi che lasciano il segno e oggi fanno parte della nostra storia… Ci sono ‘viaggi‘ che abbiamo avuto paura ad affrontare….
La paura è un’emozione primaria, comune sia al genere umano sia al genere animale… Galimberti così la definisce:
“Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. La paura è spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l’organismo alla situazione d’emergenza, disponendolo, anche se in modo non specifico, all’apprestamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga”.
La paura emerge quando il contesto è dominato dalla minaccia del dolore o dalla sua percezione: in questo caso sentiamo il bisogno e il desiderio di scappare o comunque di allontanarci da questa fonte del dolore, che sia reale o immaginaria.
È normale avere paura.
Molti ti diranno che le persone forti non hanno paura e che l’obiettivo della nostra vita dovrebbe essere quello di non provarla mai. Mettiti il cuore in pace: è impossibile.
Chiunque ha provato, prova e proverà questo sentimento e bisogna imparare a conoscerlo ed accettarlo perché ci accompagnerà per tutta la vita.
Io personalmente nel 2018, dopo vari tentennamenti ho percorso il mio primo cammino di Santiago… Viaggio che mi ha portato a conoscere persone meravigliose che fanno parte ancora della mia vita… Ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa… ed era quella la paura più grande che avevo…
Guardarmi dentro, mettermi in gioco, oltrepassare il limite…una sera mi trovai ferma davanti la cucina di un ostello con la paura che iniziava a salire dalle punta di piedi alle caviglie, fin su su, arrivò sullo stomaco, avevo veramente paura…paura di non essere all’altezza, paura di non riuscire a comunicare essendo l’unica italiana, paura di me e di non saper gestire la mia emozione tenuta sempre a freno, perchè non ci è concessa la paura…ci è concesso soltanto di essere perfetti, puntuali ed addomesticati.
Io quel novembre 2018 in un ostello a Villar de Mazarife ho deciso che voglio avere paura, voglio mettersi in gioco, voglio affrontare le mie paure, voglio affrontare i miei limiti.

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