Alla scoperta di Gemmano e dei suoi Sentieri
Gemmano è un comune della Provincia di Rimini situato nella Valle del Conca sul confine con le Marche e a 15 minuti dal mare. Il comune ha un’estensione di circa 19 km² con un paesaggio mozzafiato, e con una super chicca prima di entrare nel borgo: le uniche grotte naturali della Provincia di Rimini, le Grotte di Onferno, un luogo incantevole e unico sia per la conformazione geologica che per i suoi singolari abitatori, oltre 9000 esemplari di pipistrelli.
La leggenda narra che Dante Alighieri, dopo aver sostato dal conte Ugolino della Faggiola mentre fuggiva da Firenze per andare a Ravenna, scendendo la valle del Conca, si sia rifugiato in queste grotte carsiche (in origine chiamato Inferno) e da queste si sia ispirato per scrivere il cantico.

Gemmano ha un territorio per lo più rurale dove la natura ne fa da padrona ed il tempo sembra scorrere molto più lentamente.
La leggenda vuole che il nome Gemmano derivi da Gemma in mano. Si narra che un soldato etrusco sia stato ucciso dai romani mentre portava un anello alla fidanzata. Quindi le origini del nome potrebbero derivare dall’epoca romana. Dal 1233 al 1356 Gemmano appartenne al Comune di Rimini per poi passare sotto il dominio malatestiano. Agli inizi del’500 giunsero i Veneziani e nel 1518 ritornò sotto il comune di Rimini. Della sua storia restano poche tracce perché Gemmano è stata completamente distrutta dalla guerra.

Gemmano e tutte le sue frazioni sono una culla di reperti storici e naturalistici, nel corso degli anni sono stati sistemati vari percorsi adatti a camminate, di breve o intensa durata.

IL SENTIERO DELLA MEMORIA
Durante la Seconda Guerra Mondiale “Linea Gotica” fu il nome dato dai Tedeschi alla linea difensiva realizzata con lo scopo di fermare o almeno rallentare l’avanzata delle truppe alleate verso il nord. Con i suoi 320 km che andavano da Massa Carrara a Pesaro, riuscì nell’intento dividendo di fatto a nord le forze dell’Asse, a sud gli Alleati. Era dunque questa la situazione della guerra in Italia, quando assieme ai Tedeschi e alla Linea Gotica arrivò anche il fronte in Valconca e a Gemmano, dove gli attacchi alleati si concentrarono per riuscire a sfondare e penetrare nella pianura padana. La Battaglia di Gemmano si svolse tra il 4 settembre e il 15 settembre del 1944. Durante questa battaglia, sviluppatasi in una serie di quattro attacchi delle truppe britanniche contro le postazioni tedesche, il paese di Gemmano venne occupato durante il secondo attacco del 9 settembre, mentre le altre due azioni successive portarono alla resa delle altre forze della Wehrmacht nella zona. Nonostante la sua brevità, per la sua cruenza viene ricordata da molti storici come la “Cassino dell’Adriatico”.
Il percorso attraversa paesaggi di grande suggestione per l’evocazione di memorie storiche (fonti, lavatoi, rifugi di guerra) e per la bellezza selvaggia data dalla presenza di ampi calanchi.
Il circuito parte dal centro di Gemmano e ripercorre i luoghi di teatro della Linea Gotica. Il percorso abbandona il centro per visitare la prima testimonianza di guerra, successivamente si passa per Quota 449 un presidio fondamentale della Linea Gotica. Si prosegue, e con una piccola deviazione è possibile visitare un altro dei rifugi presenti sul percorso. Attraversando l’abitato di Zollara si prende un sentiero di mezzacosta affacciato su una vallata resa particolare dalla presenza di ampie zone calanchive, e si arriva a Farneto, trovando l’ex chiesa che in epoca di guerra fu teatro di un episodio di eroismo. Il cammino riprende verso Gemmano, suggestivo per la successione di punti panoramici. L’ultimo tratto vede il calpestio di un sentiero in pietra che riconduce al punto di partenza.
- Tempo di percorrenza: 3 ore
- Difficoltà: E – Escursionistico con piccoli dislivelli, non eccessivamente problematico
- Lunghezza: 8 km
- Dislivello: 280 m
- Fondo: fondo misto
- Equipaggiamento: scarpe da trekking, abbigliamento comodo
- Acqua sul percorso: Piazza Roma
- Seguire segnaletica CAI
IL SENTIERO NATURA
Breve itinerario ad anello dov’è collocata l’Aula Verde, struttura didattica a disposizione degli escursionisti.
Partenza dalle Grotte di Onferno, seguire l’indicazione del Sentiero Grande Anello, dopo pochi passi si incontra l’indicazione a sinistra, che vi farà entrare nel Sentiero Natura.
Il percorso ricade in ZONA A, zona di tutela integrale per flora e fauna, perciò si raccomanda il massimo rispetto dell’ambiente.
- Tempo di percorrenza: 30 minuti
- Difficoltà: T – Turistico
- Lunghezza: 1 km
- Dislivello: 45 m
- Fondo: fondo misto
- Equipaggiamento: scarpe da trekking, abbigliamento comodo
- Acqua sul percorso: Grotte di Onferno
- Seguire segnaletica CAI
IL GRANDE ANELLO CAI 011
Percorso ad anello immerso nella flora e fauna della Riserva Naturale di Onferno. Il cammino inizia salendo verso il castello di Onferno, borgo di poche case alcune delle quali riqualificate recentemente, qui troviamo Locanda e Ostello a disposizione dei visitatori.
Nel punto più alto del tracciato si raggiungono i 532 m s.l.m., punto panoramico che toglierà il respiro a chiunque!
Proseguendo si passa per l’antico borgo di Piandicastello, dominato dalla chiesa di San Salvatore. Lungo tutto il percorso si possono ammirare ruderi di abitazioni, a ricordo di come si viveva fino a qualche tempo fa.
Molto suggestivo il passaggio sul Fosso Burano, affluente sinistro del Ventena di Gemmano.
- Tempo di percorrenza: 3 ore 10 minuti
- Difficoltà: E – Escursionistico con piccoli dislivelli, non eccessivamente problematico
- Lunghezza: 9 km
- Dislivello: 370 m
- Fondo: fondo misto
- Equipaggiamento: scarpe da trekking, abbigliamento comodo
- Acqua sul percorso: Grotte di Onferno – San Salvatore
- Segnaletica CAI
LA VIA DEI CRINALI
Il circuito attraversa paesaggi di grande suggestione, ricco di punti panoramici. Si parte dalle Grotte di Onferno, a pochi metri si svolta per via Arcella, dopo 700 mt primo punto di riferimento un casolare bianco. Si continua dritto per altri 500 mt e si incontra un bivio dove si deve svoltare a sinistra, inizia una salita e dopo 200 mt si deve girare a destra, da qui parte la camminata sui crinali veri e propri con una visuale spettacolare. Sempre in salita si percorre il sentiero per circa 1 km fino a giungere sulla strada asfaltata Provinciale Onferno.
A questo punto girare a destra e percorrere la strada asfaltata per circa 500mt sino al fienile e qui girare ancora a destra per riprendere il sentiero sterrato. Da questo punto parte la camminata sull’altro crinale per una lunghezza di 700 mt con la splendida vista del Conca sulla sinistra. Passato il crinale si svolta a destra e si prosegue diritto per circa 800 mt dove ci si ritroverà ancora sulla strada asfaltata di via Bosco. Percorrerla tutta sino all’incrocio con la Via Provinciale Onferno, si gira a destra e si continua sulla provinciale asfaltata per altri 300 mt.
A questo punto si rientra sulla strada sterrata voltando a destra dopo 500 mt si troverà un incrocio nel quale è necessario proseguire diritto ritrovandosi sulla via Arcella che si ripercorre a ritroso per giungere al punto di partenza le Grotte di Onferno.
- Tempo di percorrenza: 2 ore 30 minuti
- Difficoltà: E – Escursionistico con piccoli dislivelli, non eccessivamente problematico
- Lunghezza: 7 km
- Dislivello: 310 m
- Fondo: fondo misto
- Equipaggiamento: scarpe da trekking, abbigliamento comodo
- Acqua sul percorso: Grotte di Onferno
- Segnaletica CAI
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